Raccontare la mia partecipazione a “dialogo nel buio” non è molto semplice, innanzitutto perché la mia paura più grande è proprio il buio eppure sono comunque riuscita a portare a termine il percorso (con qualche difficoltà)tuttavia con ampia soddisfazione, ma il grande problema è che non so se riuscirei a rifarlo anche se, comunque, in un modo o nell’altro mi ha toccato profondamente.
Questa esperienza non l’ho vissuta con i miei compagni del “mas”, ma con la mia classe delle superiori, circa un anno fa, ma nonostante sia passato del tempo, mi ricordo tutto alla perfezione, ogni singolo particolare. Pur non avendo visto nulla,alcune sensazione(che siano esse uditive, olfattive o tattili) mi hanno spesso riportato ad un istante preciso del percorso.
Inizialmente sono entrata nel panico più totale, ogni riferimento visivo era stato rimosso, e, ad una persona come me (che anche quando dorme deve avere una “lucetta” accesa), credetemi…. non è il massimo!
Mi sono subito sentita male, il respiro si faceva più affannoso, le gambe mi tremavano e qualche lacrima scendeva sulle guance. I miei compagni , non vedendomi fisicamente, non si sono accorti di nulla. E’ stata proprio la guida che, nonostante fosse lontana rispetto a me (o almeno così mi sembrava) si è subito accorta che all’interno del gruppo una persona non stava bene, ha allora cercato di tranquillizzarmi e così ho fatto.
E’ incredibile come la mancanza di un senso, in questo caso la vista ti porti ad affinare gli altri e ciò permette di compensare in parte il senso “mancante”.
Ricordo ancora il profumo della guida, era un fumatore e questo l’ho potuto percepire all’istante, nonostante egli fosse davanti a tutti e io in fondo alla fila, il fatto di riuscire a isolare i 4 sensi a disposizione mi ha portato a provare sensazioni che, probabilmente non avrei colto utilizzando la vista.
Non vedere ti porta a “guardare” con gli occhi dell’immaginazione, le sensazioni di ogni oggetto sono diverse da quelle del tuo compagno… chissà quale sarà quella giusta… probabilmente tutte..
Mi sono sentita veramente una bambina:la curiosità, l’ignoto ti porta ad esplorare, a cercare cose sempre nuove… ed è proprio così che i bambini imparano a conoscere il mondo…ecco: io ho conosciuto per la seconda volta il mondo esterno… forse più profondamente.
Il percorso per me è stato faticoso lo ammetto, in alcuni momenti avrei urlato “accendete la luce per piacereee”, ma non l’ho fatto, ho portato a termine ciò che avevo cominciato, e mi sento di aver vinto ( a tratti) la mia paura.
Dovremmo cercare tutti di “ chiudere gli occhi” un po’ di più nella vita, e tentare di provare sensazioni un po’ più profonde che risultano magari essere più difficili da comprendere.
“E’ molto semplice…non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” (cit. “Il piccolo principe”).
SARA ARAZZI
bene Sara! io ti consiglio di rifarlo in futuro...magari con la persona che ami...rivivere il tutto con più calma!stai dimostrando di volere superare tanti ostacoli...secondo me già da settembre se cambiata moltissimo!grazie all'arte stai crescendo! bene...
RispondiEliminaMaestro grazie mille...davvero!Questo commento non vuole risultare banale o essere una sviolinata, non è da me sono sincera nel dire questo: all'inizio ero un pò scettica sul fatto di mettermi in gioco in tutto, e probabilmente parte degli ostacoli che ho superato e che dovrò superare in futuro, sono dati più che altro dalla paura che, affrontandoli potrei scoprire qualcosa di nuovo, qualche lato di me che non conoscevo. Ma è proprio questo che deve fare un’artista:scoprire sempre aspetti nuovi, magari di qualcosa che si pensa di conoscere alla perfezione.Per me è una cosa nuova, io che sono da sempre abituata a tenere sotto controllo ogni mio lato , mi sto rendendo conto che probabilmente non c'è per forza una spiegazione a tutto, sto accettando lati di me che prima nascondevo per l'imbarazzo. Mi sento cambiata, mi sento migliorata, sento che posso essere libera, creativa,irrazionale senza per questo essere giudicata!Ho ancora un sacco di strada da fare, ma sento di aver preso la direzione corretta, ho scoperto il piacere di essere me stessa. E poi… parliamone… ho imparato a mettere un post sul blog!! ahah
RispondiEliminaGrazie maestro!
Sara
Grande. Ho capito della tua paura del buio a recitazione quando dovevi fidarti di noi e buttarti tra le nostre nostre braccia a occhi chiusi. io sto facendo una coreografia che sono praticamente bendata, puoi capire la paura che ho io nel fidarmi di persone che nemmeno conosco eppure ci sto provando. In fondo il buio non fa così paura è totalmente un altro mondo e da quanto ho capito ti è piaciuto scoprirlo. Bisogna provare nella vita poi sta a te decidere se rifarlo o no ma almeno hai provato e sai a cosa andresti incontro; per esempio io non lo rifarei.Leggendo il tuo post mi è venuta in mente la frase " sai quello che lasci ma non sai quello che trovi"; il più delle volte quello che trovo si rileva una delusione ma in questa occasione ho trovato una silvia che avevo e che ho nascosto da tanto tempo.
RispondiEliminaDunque premettendo che sei riuscita a mettere il post sul blog (e x qst festeggeremo!!), il tuo commento è bellissimo Sara.
RispondiEliminaCome si legge dalle tue righe, il percorso x te è stato assai difficile. Una vera e propria battaglia con te stessa.
Hai dovuto sbattere contro le tue paure e cercare di superare i tuoi limiti. Tu hai vinto, Sara.. e questo rende un artista vero: i riuscire a vedere nelle cose più semplici la Storia, il Piano Superiore, il Sublime...
Con i tuoi occhioni azzurri, la tua sensibilità, le tue battute lampugnate, la tua risata e la tua positività rendi ogni giorno al MAS un MUSICAL DAY... non smettere mai di sorridere!!!
TU SEI UNA LEADER mia cara, e man mano che ti sto conoscendo sto capendo tante cose biondona malefica!se continua così farà strada!lei ha le carte giuste signorina arazzi!
RispondiEliminaahahahahaha....anche a te sara la frase del piccolo principe....beh nel tuo commento come anche in quello di giulia mi ritrovo, sul fatto di essere tornati come bambini, di affinare meglio gli altri seonsi...( rispetto a te xò io non ho paura del buio) XD
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