domenica 27 novembre 2011


....IMPARA AD OSSERVARE DA UN'ALTRA PROSPETTIVA.....


"Dialogo nel buio" è stata una bellissima esperienza che in seguito ho consigliato a molte persone di provare.
 Non mi era mai capitato di mettermi nella situazione di una persona non vedente; ammetto comunque la difficoltà che ho avuto nel dover abituarmi a non usare la vista, poichè è il senso che più di tutti viene usato quotidianamente; e quando questo viene meno si inizia a notare come ciò che ti circonda acquisti una certa importanza(ad esempio, quando eravamo su un porto di mare il vento, l'odore dell'acqua salata e il suono dei gabbiani hanno iniziato ad essere come qualcosa di non scontato, come se fossero più apprezzati rispetto al solito).
Anche l'immaginazione gioca un ruolo importante, perchè ad esempio il signore che ci ha accompagnato in questo percorso posso solo immaginarmelo(non avendolo mai visto), o anche la città, il mercato in cui siamo stati. Hanno tutti una forma ben definita nella mia testa, ma solo nella mia, perchè sicuramente ogniuno l'ha rappresentato mentalmente alla sua maniera.

è stato davvero entusiasmante, il tempo è come volato, in quella situazione non riuscivo ad avere una cognizione del tempo.
Però oltretutto è stato anche molto divertente, perchè tutto ciò che percepivamo erano cose che nonostante avessimo nella nostra quotidianità, facevamo fatica a riconoscere (come le foglie di pino); anche un semplice gioco come far rotolare la palla su un tavolo acquisiva una certa difficoltà (infatti mi è caduta!).

Non mi dispiacerebbe riprovare questa esperienza perchè ho scoperto sensazioni che prima d'ora non avevo avuto occasione di sentire, è di giocare con la mia immaginazione come mai avevo fatto;
è proprio vero che le emozioni più belle non si trovano in superficie.





ANNALISA VANCINI

4 commenti:

  1. eh si anch'io penso che le emozioni più belle non si trovano in superficie.. noi, a volte, siamo troppo superficiali.. ad esempio come dicevi tu delle foglie di un pino, noi siamo troppo abituati a vederle, non ci soffermiamo a guardarle, a prenderle in mano, per cui una volta al buio non sappiamo neanche come sono fatte..

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  3. Rende molto l'idea l'ultima immagine che hai inserito, quella dell'iceberg, perchè anche secondo me è proprio così: nella quotidianità non siamo abituati a guardare le cose con l'interesse, la curiosità e l'attenzione che gli si dovrebbe, e ci fermiamo al superfluo. Dovremmo essere capace di vivere più intensamente ogni momento, riuscendo a cogliere in profondo di ogni cosa. Corinna

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