mercoledì 23 novembre 2011

Alla ricerca dell'avventura

Il buio. Il buio è sempre stato, fin da quando ero piccola, per me un blocco.


 Quando ci è stato comunicato di dover fare l' esperienza del "Dialogo nel buio", anche se non sapevo di cosa si trattasse, al solo pensiero di dover fare qualcosa al buio mi è salita l'ansia.
Quel giorno prima di iniziare il percorso ci hanno spiegato le regole da dover seguire all'interno; ci hanno dato un bastone (lo stesso usato dai non vedenti) e siamo entrati.
Era completamente buio, non si riusciva nemmeno ad intravedere la sagoma della persona al nostro fianco. Vi era solo un muro da seguire con la mano per avere un punto di riferimento e la voce della nostra guida di nome "Giovanni".
Abbiamo percorso vari ambienti come: un parco, una cucina, un bar etc...







All'inizio mi sentivo impacciata, cercavo sempre il contatto con i compagni vicino me; non riuscivo proprio a trovarmi a mio agio. E' strano e bello allo stesso tempo come, senza l'uso della vista riesci percepire quello che hai intorno tramite gli altri sensi.






Mano a mano che passava il tempo, la mia paura del buio si affievoliva. Riuscivo a muovermi con più disinvoltura, a mettere da parte l'ansia scoprendo che senza l'uso della vista dai più importanza alle cose.
Abbiamo anche fatto merenda al bar, ovviamente al buio; inizialmente è stato difficile semplicemente mettere la cannuccia nel cartone del succo di frutta, ma piano piano usando bene il tatto è stato più semplice.
Qui il percorso era finito; ero da un parte felice di tornare alla luce e finalmente vedere, ma allo stesso tempo sarei rimasta volentieri ancora un pò lì.
Posso dire che questa esperienza mi è servita a placare un pò la paura del buio. Grazie a questa esperienza ho imparato ad che si possono apprezzare i piaceri della vita e quello che ci sta intorno anche senza l'uso della vista.







 E' un esperienza che mi ha toccato molto e che rifarei volentieri. Non abbiamo visto il volto della nostra guida ma mi piace averla immaginata semplicemente ascoltando la sua voce.
                                                                                                                                                                                     ESPOSITO DEBORA


5 commenti:

  1. prova a riflettere sul perchè vi ho fatto fare quest'esperienza! cosa ha in comune con il nostro mestiere!?attendo la risposta...

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  2. anche io ero terrorizzata, dopo questa esperienza ho cominciato a dormire senza luce ma è passato quasi un mese e la paura è ritornata. E' più forte di me. Tutti mi dicono che nel buio non c'è niente e con la luce rischio di vedere ombre ma ti posso assicurare che nel buio c'è più di quanto ti aspetti.

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  3. maestro eccomi ce l'ho fatta e mi sono creata un mio account! quest'esperienza ci ha fatto capire quanto sia importante non fermarci alle apparenze ma 'vedere' nel profondo..questo si può collegare alla danza,alla recitazione in quanto è importante la creatività di quello che metti in scena, di quello che il pubblico vede, come ci si emoziona e cosa trasmettiamo.. chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalle emozioni, questo è l'inizio per un buon lavoro! spero di averle risposto.

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  4. Anche io come te quando ero piccola avevo paura del buio...come credo moltissime altre persone... ma secondo me non si ha paura del buio in sè, ma di quello che, nel pensiero comune, il buio si porta dietro...come l'abbandono, la solitudine, la paura che il buio nasconda ciò che ci spaventa e che non possiamo affrontare. Ma queste cose col buio non centrano proprio nulla! se lo inseriamo in un contesto tranquillo, come quello del dialogo, scopriamo che nel buio non c'è assolutamente nulla, anzi fa scoprire ancora meglio la realtà che non vediamo. :) Corinna

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  5. tranquilla deborah all'inizio penso che ci sentivamo tutti impacciati...io di sbattere la testa da qualche parte....XD

    penso che sia ogni tanto "utile" fermarsi da qualche parte chiudere gli occhi e ascoltare i suoni intorno a noi, molto spesso notiamo suoni impercettibili che prima nn riuscivamo a sentire, forse perchè la nostra vista li "oscurava".....

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