lunedì 28 novembre 2011

viaggio senza occhi

                                                      Dialogo  Al Buio   





Il 22 novembre mi σονο
recato con una parte della mia classe al “Dialogo al buio”. Inizialmente pensavo che, una volta lì, ci saremmo seduti e avremmo solo parlato, invece tutto è iniziato con un incontro con la nostra tutor che ci ha condotti in un corridoio dove la luce, mano mano che lo si percorreva, si spegneva; fino ad arrivare in una stanza buia. Mi sentivo un po’ a disagio, in quanto non sapevo dove mi trovavo.  Mi mancava la vista e li a quel punto il fiuto e le orecchie lavoravano di più sentivo i profumi dei mei compagni. Dopo un pò riuscivo a distinguergli .






Da quella stanza buia si apriva una porta che portava ad un’altra stanza dove 
sembrava di trovarsi in un parco: il pavimento era di sassolini, nel mezzo c’era 
una mucca e vicino alle pareti c’erano delle piante. Poi abbiamo attraversato un 
ponte: sembrava di essere in una giungla come nel film di Indiana Jones. 
Successivamente siamo arrivati nella stanza più bella. Qui si sentivano il 
profumo, il rumore del mare e il grido dei gabbiani che volavano in cielo. La 
nostra tutor ci ha invitati a sedere su una panca. Abbiamo scoperto di essere su 
una barca che si muoveva. A un certo punto si è fermata; la tutor ci ha 
annunciato che eravamo arrivati a destinazione, siamo scesi e siamo andati in 
una nuova stanza che al primo impatto sembrava molto grande, in realtà non la 
era. All’interno abbiamo trovato dei giocatoli per bambini, un libro, un armadio e 
sul muro una cartina in rilievo dell’Italia, che servivano per i non vedenti. Infine 
siamo giunti in un’altra stanza, dove abbiamo potuto comprendere come una 
persona non vedente possa muoversi in città, veramente strano per noi vedenti! 
Alla fine della visita, ci siamo seduti al bar, dove ho ordinato una coca cola, un 
cioccolatino e un pacchetto di patatine. Ho pagato con una banconota da 10 euro 
e ho ricevuto, dalla cassiera non vedente, un giusto resto.

Ritengo di aver fatto una bella esperienza e di volerla sicuramente ripetere in 
futuro.







5 commenti:

  1. hai riconosciuto i compagni col tatto, questa è una bellissima cosa..io invece purtroppo non ci riuscivo..ci provavo ma niente..li riconoscevo solo sentendo la loro voce..anch'io mi sono soffermata molto nel chiedermi come facessero i non vedenti a stare in città..a camminare per le vie senza andare a sbattere ad esempio contro un palo o alle persone, ad attraversare la strada nel caso in cui non ci fosse il semaforo col suono...è stato interessante per me chiedermi queste cose..e penso anche per te...

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  2. Deborah io invece ti sentivo da dietro che mi stringevi, eccome!!!!

    Comunque Sara mi ha colpito il fatto che tu sia riuscita ad affrontare il percorso, senza grosse paure! Anch'io mi ricordo ancora tutte le cose che abbiamo visto e toccato! E il momento in città è stato favoloso, mi divertivo, e poi ero proprio curiosa, volevo capire a tutti i costi come faceva un non vedente a rimanere sereno in uno spazio aperto e pericoloso come la strada..

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  3. ma parliamo della scelta dei video allegati...perchè? è interessante....sono curioso...

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  4. cavoli sei riuscita a riconoscere i compagni dal profumo e dal tatto...wowow
    penso che per i non vedenti vivere non sia facile...

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  5. se nei prossimi giorni mi vedi con un paio di occhiali è colpa dei colori e caratteri utilizzati nel tuo testo :) però a parte questo è molto interessante e curioso che tu abbia riconosciuto i tuoi compagni dagli odori, vuol dire che eri completamente aperta a questa nuova esperienza e non ti sei limitata a pensare dove mettere i piedi per non cadere, ma hai vissuto questa esperienza al 100&! Brava!
    Stefano Deveteris)

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