domenica 20 novembre 2011

Ma che colore ha l'oscurità? Giulia Melis









Parto dal presupposto che io ho sofferto per lungo tempo di crisi di ansia e di panico il che mi porta spesso a sentirmi male e -o a disagio nelle situazioni dove sono attorniata da molte persone o costretta in uno spazio piccolo e senza via di uscita. La prima sensazione entrando nel percorso al buio è stata proprio l'ansia, la paura dovuta al sentirsi improvvisamente smarriti in una realtà oscura priva di punti di riferimento. Pensieri negativi balenavano per la mia testa: e se qualcuno si facesse male? E se io mi sentissi male?? come trovo la via d'uscita in un ambiente privo di ogni certezza? Man mano che procedevamo lungo i corridoi di ingresso cominciavo a barcollare, l'infinità del vuoto attorno me aveva un peso sconsiderato. Era un po' come stare nello spazio aperto, priva di gravità, o in bilico sopra ad un filo. 


Robert Wilson ritratto di Robin Wright Penn










Giunti alla prima stanza il mio desiderio è stata la fuga Volevo scappare via, volevo trovare un rifugio. Poco a poco che i miei occhi si abituavano alla nuova condizione ho avuto come un ribaltamento dei miei sensazioni : la paura, l'ansia ,il disagio e lo squilibrio si sono trasformanti in relax Laddove una delle mie più grandi paure è proprio il giudizio degli altri qui potevo finalmente “rilassarmi” nessuno mi avrebbe vista (nel senso ottico del termine quanto meno) nessuno mi avrebbe giudicata o criticata in alcun modo perchè in quel contesto eravamo tutti alla pari, eravamo ciechi. Un' escursione in un mondo fatto di sensi nuovi e dove le emozioni , i respiri ed ogni suono hanno valenza totalmente diversa. Incredibile e sconcertante è stato il “vedere” come la nostra guida fosse in grado di percepire qualunque cosa accadesse nel gruppo: l'essere troppo ammassati, le nostre sensazioni , la capacità di percepire esattamente dove ciascuno di noi fosse collocato. 
Goffi ed impacciati, quasi come bambini che compiono i primi passi abbiamo iniziato il nostro percorso nelle varie stanze di quell' apparente, immenso ,labirinto oscuro .
Avevamo poco tra le mani se non i nostri “nuovi” sensi ed una voce dolce e gentile( ma sconosciuta) di cui doverci fidare completamente e che, con garbo e rispetto ascoltava ogni nostro dubbio, domanda o preoccupazione. 

Entrando nei vari ambienti avrei voluto  configurare ogni singola cosa, mi sforzavo gli occhi nella vana speranza di riuscire a percepire anche solo uno sprazzo di luce. Ma niente. E così ho dato inizio ad un meraviglioso esercizio mentale: usare la fantasia associata a ciò che olfatto tatto, udito e cuore percepivano per ricostruirmi mentalmente una nuova realtà .Così facendo a ciascun oggetto associavo un immagine ed una figura. 
Poco per volta il puzzle si stava ricostruendo e colori e forme ridisegnavano il mondo circostante. 
Ci sono molti modi di percepire forme, colori, emozioni. Questo video mi ha fatto pensare al passaggio dal buio ad una immersione nei colori e nella luce. 

In ciascuna stanza vagavamo per lo spazio alla ricerca di indizi come fosse una caccia al tesoro. Quanta gioia quasi infantile ho provato nel riuscire a riconoscere oggetti e forme spesso così elementari! 
La Montagna (in questo ambiente la musica, l'atmosfera e i suoni della natura mi hanno fatto ricordare di un cd musicale che ascoltavo molto spesso alla sera quando ero piccola http://www.youtube.com/watch?v=nNWc8dd-Fxk

,) il mare ,la  casa, città e bar : 5 ambienti differenti che credevo di conoscere molto bene ma che, per la prima volta, ho percepito e scoperto in modo nuovo: non mi trovavo più dinnanzi ad una bella spiaggia o ad un alba tra le montagne; un nuovo panorama sensoriale mi si poneva davanti mostrandomi come il mondo sia bello e ricco proprio per tutti i suoi caratteri e sfaccettature non solo estetiche. Non avevo mai prestato tanta attenzione al rumore del mio respiro, al ripetersi ossessivo delle onde sul bagnasciuga, al profumo della vernice, alla consistenza dell'erba, al freddo dell'acciaio. 
Nell'ambiente della casa è accaduto un fatto singolare: passando rapidamente la mano su di un pannello in materiale plastico potevo vedere dei rapidi flash luminosi e fluorescenti e la sagoma della mia mano. Ci spiegarono che attraverso lo sfregamento avevo prodotto energia elettrostatica.Brevi istanti di luce apparente per poi ricadere nel nero assoluto.
La sensazione più forte è di certo arrivata nella stanza della città. Paura ed angoscia mi si agitavano dentro, ho immaginato cosa significherebbe doversi muovere al buio in una realtà urbana piena di pericoli. Ero Terrorizzata al punto da desiderare che il percorso finisse, quanto prima. Ero stufa, irrequieta ed impaziente.Speravo che si aprisse finalmente un varco in tutta quella oscurità. Volevo vedere a tutti i costi. 

Bosh: L'ascesa all'empireo.



Uscendo dall'istituto mi sono guardata attorno . Il mondo appariva così incredibilmente bello e ricco.  Spesso non ci rendiamo conto di quanto effettivamente siamo fortunati nel poter vedere ciò che di meraviglioso ci circonda. Avevo provato qualcosa di indimenticabile ed emozionante ma allo stesso tempo spaventoso. Ci sono tanti modi di vedere e conoscere e ne ho scoperti di nuovi in questo viaggio buio che ti porta a guardare dentro di te, alle tue risorse più nascoste , agli occhi dell'anima. 




8 commenti:

  1. è un post molto forte. ho percepito quanto ti sia costato affrontare questo percorso...sono felice tu abbia per un attimo dimenticato il giudizio degli altri! e poi quando scrivi " come bambini..." hai colto un aspetto fondamentale del nostro mestiere! dobbiamo stupirci ogni volta per ogni cosa così come accade ai bambini...è l'unico modo per diventare artisti veri!essere ricettivi...essere spugne e cogliere tutto...essere pronti a emozionarci per le cose più piccole!

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  2. Concordo col maestro. Ho percepito le stesse sensazioni ma la cosa che ci accomuna tanto è che eravamo noi stesse.
    e... a distanza di giorni mi sono posta una domanda... " perchè non riesco a essere me stessa alla luce?" questo mi fa male

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. (avevo sbagliato a mettere il commento:P)... Cara amica mia, il tuo post è veramente strong... è vero che ci conosciamo poco ma una cosa sono riuscito a capirla: sei una persona che a volte non si rende conto quanto è meravigliosa... i momenti bui della vita a volte sono quelli che ci permettono di metterci alla prova e, se riusciamo a superarli diventiamo più forti, più saggi... una cosa che spero per te è che non ti stanchi mai di tener duro e di pensare a tutte le persone che rendi felici perché ci sei, perché le abbracci e perché con la tua presenza dai loro speranza ed amore!!:)

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  5. concordo con morris....ritengo anche io che a volte nella vita bisogna fare un salto nel buio....come anche venire al MAS....

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  6. ADRY : concordo con morris....ritengo anche io che a volte nella vita bisogna fare un salto nel buio....come anche venire al MAS....

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  7. Ehehe è proprio vero....solo dopo averla persa una cosa ne percepisci il valore....in questo percorso abbiamo perso la vista, ma solo quando siamo usciti di li', ad occhi aperti, abbiamo capito il suo vero valore. Essere se stessi è fondamentale per un artista secondo me, e tu sei sulla buona strada.....cerca di non farti condizionare dai tuoi futuri eventi e mantieni questa tua preziosa caratteristica, Mi Piace! :)
    (Stefano Deveteris)

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  8. Eheheh è proprio vero....ti rendi conto del valore delle cose solo dopo averle perse! In questo percorso noi abbiamo "perso" la vista, affinato gli altri sensi, ci siamo fatti trasportare dall'istinto, dalle sensazioni....ma una volta usciti da li' abbiamo capito il vero valore della vista, no? Essere se stessi è una caratteristica fondamentale per un artista secondo me, cerca di non lasciarti condizionare dai tuoi futuri eventi perchè sei sulla buona strada! Mi Piace!
    (Stefano Deveteris)

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